Quali sono le implicazioni dell’IA generativa nel campo del design, della moda e del business? Ne abbiamo parlato con Francesca Tabor, educatrice e consulente di IA generativa.
Francesca Tabor ha più di 15 anni di esperienza su tecnologie emergenti, industrie creative e strategia aziendale. È stata ospite come relatrice in eventi come il Global Sports Tech Summit, LVMH, la Settimana della Moda Digitale, la Fiera Mondiale dell’AI, il Data Summit, il Congresso Europeo sulla Protezione dei Dati dell’IAPP e molti altri.
Considerandolo come uno strumento in grado di aiutare le persone ad accelerare i processi evitando tutti i compiti ripetitivi e operativi, può dare un valore aggiunto che mescola creatività e produttività. Tutto ciò fa dell’AI un elemento prezioso per team e professionisti in tutti i settori.
Come sta evolvendo il suo utilizzo, ora che la sua diffusione è esplosa? Francesca Tabor ci ha dato una panoramica delle attuali applicazioni creative dell’AI generativa, oltre a suggerirci strumenti che possono rivoluzionare il lavoro.
L’AI generativa può aiutare i designer a visualizzare scenari in base a una precisa narrazione di prodotto. Contribuisce anche alla creazione di nuovi prodotti e imballaggi. Per esempio, il prossimo packaging per le tue patatine fritte preferite potrebbe essere ispirato dall’AI. Francesca ha spiegato che questo sta accadendo realmente poiché diversi marchi di snack o catene di fast food stanno utilizzando l’AI per ispirarsi e innovare i pacchetti per ridurre il loro impatto ambientale.
Tra tutte le cose che può fare, ChatGPT può anche agire come il tuo CFO e valutare la fattibilità, i pro e i contro di mosse finanziarie come collaborazioni con altri marchi (può anche redigere i contratti per queste collaborazioni).
Trasformare gli schizzi in disegni reali, accelerare il processo creativo attraverso un’analisi online delle tendenze e degli outfit delle celebrità, ma anche produrre demo precise di passerelle, sono tutte cose che i creativi della moda possono ora svolgere con l’AI generativa.
Per quanto riguarda l’indagine di Francesca, il costo dei prodotti digitali un domani sarà vicino allo zero poiché tutti i settori iniziano a utilizzarli e il tempo e lo sforzo necessari per crearli saranno sempre minori.
Francesca Tabor è stata ospite della serie ‘Disrupting Patterns Talks’ della Domus Academy, una serie di lezioni aperte, multidisciplinari e orientate all’innovazione. Guarda il video completo e rivivi l’intervista!