Chi è l’Innovation Designer?
Ecco cosa fa un Innovation Designer, quali sono le competenze essenziali richieste e come l’istruzione basata sull’intelligenza artificiale può prepararti a guidare un’innovazione significativa. Continua a leggere qui sotto!
Figura professionale in ascesa, l’Innovation Designer ha un obiettivo concreto: utilizzare i principi del design come leva strategica per favorire l’innovazione e guidare il cambiamento di aziende, istituzioni e organizzazioni in scenari di mercato in continua evoluzione. Con un approccio multidisciplinare che combina design thinking, human-centred design e visione sistemica, individua necessità e opportunità trasformandole in soluzioni progettuali – prodotti, servizi, esperienze, strategie – in grado di generare valore reale per il pubblico di riferimento.
L’Innovation Designer si inserisce in team multidisciplinari e collabora quotidianamente con designer, manager, ricercatori, ingegneri e stakeholder, occupandosi di:
- Condurre ricerche di mercato, avvalendosi di strumenti avanzati di AI, per identificare tendenze, esigenze del pubblico e opportunità ancora non sfruttate dal brand;
- Valutare possibili soluzioni di design più innovative di quelle attualmente proposte dalla concorrenza;
- Organizzare sessioni di brainstorming e co-design con gli altri professionisti del team per definire roadmap e priorità;
- Guidare il processo di design end-to-end, mappando eventuali criticità e orchestrando le fasi di ideazione, prototipazione, testing e implementazione finale;
- Misurare l’efficacia delle soluzioni adottate stabilendo e monitorando precise metriche.
Per emergere come Innovation Designer è necessario investire in un percorso accademico di qualità che consenta di acquisire solide basi di design, sensibilità progettuale e ragionamento strategico, con un focus sempre rivolto all’innovazione e all’integrazione di strumenti all’avanguardia come l’Intelligenza Artificiale. L’AI è un tool ormai imprescindibile per i professionisti del settore poiché semplifica fasi complesse e ripetitive del processo di progettazione – a partire dall’analisi dei dati fino all’individuazione di criticità nella prototipazione.
Altrettanto fondamentale è fare esperienza pratica sul campo grazie a stage in studi di design, società di consulenza, enti pubblici e reparti dedicati alla ricerca e all’innovazione delle grandi aziende, così da misurarsi in prima persona con le dinamiche del settore. Infine, è necessario un portfolio curato che dimostri l’expertise acquisita nel tempo.
Queste le skill necessarie perché un Innovation Designer si distingua sul mercato:
- Solide basi di design e di business strategy: deve padroneggiare principi, metodi e linguaggi del design per trasformare intuizioni in soluzioni concrete ed efficaci. Deve inoltre saper identificare il modello di business di un’azienda, il posizionamento sul mercato e gli obiettivi, individuando nuove opportunità di innovazione da sfruttare;
- Pensiero sistemico: deve saper analizzare dati e contesti, progettando soluzioni data-driven con un impatto ambientale, sociale ed economico ben calcolato;
- Attenzione alla UX: deve mantenere alta l’attenzione sull’esperienza utente, che deve risultare non solo memorabile, ma anche semplice da fruire;
- Approccio etico e sostenibile: deve progettare con occhio sempre attento ai temi dell’inclusione, della responsabilità sociale e della sostenibilità ambientale;
- Approfondita conoscenza delle tecnologie emergenti: deve saper utilizzare strumenti all’avanguardia – come l’Intelligenza Artificiale, il machine learning, AR, VR e via dicendo – per esplorare più approfonditamente scenari futuri;
- Esperienza nel project management: deve essere in grado di coordinare grandi team multidisciplinari, pianificando accuratamente attività, tempi e risorse necessarie.
Professionista sulla cresta dell’onda, l’Innovation Designer può lavorare presso:
- Studi di design votati all’innovazione: propone prodotti, servizi ed esperienze che sappiano rivoluzionare le dinamiche di mercato;
- Società di consulenza: guida grandi e piccole aziende nell’adozione di nuove tecnologie e punti di vista al passo coi tempi per trasformare il design in opportunità di crescita;
- Reparti dedicati alla ricerca e innovazione delle aziende: allinea il processo creativo agli obiettivi aziendali, supervisionando i processi di progettazione;
- Università e centri di ricerca: sviluppa progetti sperimentali sfruttando tecnologie altrettanto all’avanguardia;
- Istituzioni culturali, enti pubblici e ONG: progetta nuovi servizi ed esperienze che arricchiscano la comunità, rispondano a esigenze quotidiane concrete e abbiano un impatto sociale importante.
Domus Academy Milano propone Bienni Specialistici, Master Annuali e Corsi Semestrali utili a formare un futuro Design Strategist capace di emergere in un settore competitivo, grazie a un approccio multidisciplinare che coniuga principi di design, pensiero strategico e innovazione tecnologica. Il Master in Design x AI proposto da Domus Academy, in particolare, insegna a progettare per e con l’AI, sviluppando prodotti, servizi ed esperienze che utilizzano l’Intelligenza Artificiale come leva progettuale e strategica, tecnologicamente avanzati, allineati all’evoluzione del business e guidati da principi di responsabilità etica e sociale.
Gli studenti del Master – grazie a lezioni frontali, workshop e progetti in collaborazione con aziende partner – imparano a sperimentare nuovi approcci al design a partire da insight complessi.
Parte integrante del Master sono i tirocini in aziende leader del settore, utili ad acquisire esperienza pratica mirata e contatti di altri professionisti di riferimento.